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Conto Termico
Di cosa si tratta? E come si applica agli impianti fotovoltaici?
Il Conto Termico fotovoltaico è spesso oggetto di confusione. In realtà, questa misura non si applica direttamente al fotovoltaico elettrico, ma può entrare in gioco qualora si realizzino specifici sistemi energetici integrati. Introdotto nel 2013 e aggiornato nella versione 2.0 del 2016, il Conto Termico è di fatto un incentivo gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che ha lo scopo di promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia termica proveniente da fonti rinnovabili.
L’obiettivo finale è favorire l’adozione di impianti come il solare termico, le pompe di calore e le caldaie a biomassa, coprendo gran parte delle spese sostenute per la loro installazione. In alcuni casi, tuttavia, il fotovoltaico elettrico può anche svolgere un ruolo complementare, soprattutto qualora integrato in un sistema ibrido che combina più tecnologie per massimizzare l’autonomia energetica e ridurre i consumi tradizionali.
Il fotovoltaico elettrico da solo non rientra in realtà tra le misure agevolate dal Conto Termico, ma la sua integrazione con gli impianti termici consente di costruire soluzioni complete, efficienti e compatibili con più strumenti di finanziamento.
Chi può accedere? e quali interventi sono incentivabili?
Il Conto Termico è accessibile a diverse tipologie di clienti, tra cui privati, aziende ed enti pubblici (purché siano proprietari dell’edificio in cui si realizza l’intervento).Le misure si rivolgono anche a cooperative e soggetti appartenenti al terzo settore, a condizione che detengano il titolo sull’immobile.
Tra gli interventi incentivabili rientrano i seguenti:
- installazione di impianti solari termici (fino a 1000 m² per la Pubblica Amministrazione),
- sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore,
- installazione di caldaie a biomassa (in aree non metanizzate),
- sistemi di building automation o di schermature solari (sempre per la Pubblica Amministrazione).
Come già anticipato, il fotovoltaico elettrico non è incentivato in modo diretto, ma può essere affiancato ad un impianto solare termico per ottenere una soluzione completa ed energeticamente virtuosa. Ad esempio, un impianto che produca sia energia elettrica sia acqua calda consente di ridurre al minimo i prelievi dalla rete e ottimizzare quindi le possibilità di’accesso a fondi differenti (come il PNRR o altri bandi specifici).
Il rimborso previsto può coprire fino al 65% della spesa sostenuta, e i tempi di erogazione sono di solito inferiori ai 60 giorni.

Qual è la procedura e quali sono i requisiti per ottenere l’incentivo
Il Conto Termico può essere attivato secondo due modalità:
- l’accesso diretto, che è riservato a privati e imprese e prevede l’invio della richiesta al termine dei lavori attraverso il portale GSE,
- la prenotazione dell’incentivo; si tratta di un'opzione disponibile solo per le Pubbliche Amministrazioni, che possono richiedere l’incentivo già prima della realizzazione.
Venendo poi alla documentazione necessaria, essa è corposa e comprende principalmente:
- l’ attestato di prestazione energetica (APE) aggiornato,
- la scheda tecnica dell’impianto e relazione di calcolo del risparmio energetico,
- la dichiarazione di conformità dell’impianto,
- le fatture e le ricevute effettuate con pagamenti tracciabili,
- il report fotografici prima e dopo l’intervento.
È poi fondamentale che l’impianto rispetti tutti i requisiti tecnici minimi stabiliti dal GSE, che sono verificabili anche grazie alle schede tecniche pubblicate da ENEA. In caso di documentazione incompleta o incoerenze nei dati, la domanda rischia purtroppo di essere respinta.
Integrazione con altri sistemi e vantaggi ambientali derivati
Integrare il fotovoltaico elettrico con impianti termici incentivati dal Conto Termico permette di aumentare l’efficienza complessiva dell’edificio nonché di beneficiare di un ritorno economico più rapido. Un sistema integrato infatti può produrre sia energia elettrica sia acqua calda sanitaria, riducendo al contempo i consumi di gas e i costi in bolletta.
In contesti aziendali e pubblici, poi, tali impianti possono essere potenziati con sistemi di accumulo, gestione smart e monitoraggio continuo. In questo modo, si rientra anche nei parametri richiesti per i bandi PNRR, le certificazioni ambientali o i protocolli ESG.
L’impatto ambientale è concreto: minori emissioni di CO₂, meno dipendenza da fonti fossili e maggiore autonomia energetica.Tutti elementi che concorrono a migliorare la sostenibilità dell’edificio e a valorizzarne anche l’immagine sul mercato.
L’azienda NovaPower Srl, in quanto General Contractor, predispone un supporto tecnico completo in grado di valutare l’accesso al Conto Termico, analizzando la tipologia d’impianto, i requisiti richiesti e l’adeguatezza della documentazione. Insomma, NovaPower assicura dunque ai suoi clienti un percorso semplice, sicuro e vantaggioso per tutte le realtà, pubbliche o private che siano.