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Incentivi in conto capitale

Cosa sono e perché rappresentano un’opportunità concreta

Gli incentivi in conto capitale per il fotovoltaico sono dei contributi pubblici a fondo perduto che coprono  una parte de costo di acquisto e di installazione degli impianti, erogati prima o subito dopo la realizzazione dell’intervento. A differenza delle detrazioni fiscali, che permettono di recuperare le spese col passare del tempo, gli incentivi forniscono invece un rimborso immediato, e sono accessibili anche a tutti coloro che non possono beneficiare di vantaggi fiscali.

 

Tale modalità di sostegno ha assunto un ruolo centrale nei programmi di transizione energetica, in particolare grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che mette a disposizione numerosi strumenti per sostenere imprese, enti pubblici e altri soggetti nella realizzazione di impianti a energia rinnovabile. Con una logica semplice: abbattere il capitale investito inizialmente (con percentuali che possono arrivare fino all’80% del totale, a seconda del bando e del tipo di beneficiario.

 

Tra le iniziative più importanti rientrano i bandi pubblici del MASE, pubblicati sui portali regionali o su quelli del GSE, i quali permettono di accedere ai fondi attraverso le graduatorie o gli sportelli, sulla base di determinati requisiti tecnici, territoriali e amministrativi.

Incentivi in conto capitale fotovoltaico: a chi sono rivolti e quali interventi possono coprire

Gli incentivi per la promozione dell’energia pulita sono destinati ad un pubblico ampio e diversificato, la cui priorità è diversa in base al tipo di misura. Tra le principali categorie di beneficiari rientrano i seguenti:

  • le piccole e medie imprese (PMI), in particolare nel settore agricolo, manifatturiero ed energetico,
  • gli enti pubblici, per interventi su edifici scolastici, amministrativi e impianti sportivi,
  • le comunità energetiche e le cooperative sociali, che condividono gli obiettivi di sostenibilità ambientale,
  • i privati cittadini, ma solo in alcuni casi specifici previsti dai bandi locali (come ad esempio il reddito energetico e l’autoconsumo sociale).

Gli interventi finanziabili includono anche l’installazione di nuovi impianti ad energia solare (anche su edifici già esistenti, il revamping o comunque l’aggiunta di sistemi di accumulo o di monitoraggio e, in taluni casi, anche gli interventi combinati di efficientamento energetico.

 

In alcuni bandi, poi, i fondi possono coprire anche alcune spese accessorie, per esempio quelle che riguardano progettazione, sicurezza, direzione dei lavori, sicurezza e pratiche autorizzative.

 

I contributi possono partire da un minimo di 5000 euro e facilmente raggiungono 1 milione di euro; naturalmente, l’importo è maggiore per gli enti pubblici e per le aree particolarmente svantaggiate.

Come accedere agli incentivi: tutti i passaggi tecnici e amministrativi

L’accesso agli incentivi in conto capitale per il fotovoltaico richiede il rispetto di un iter amministrativo piuttosto rigoroso, che può cambiare leggermente a seconda del bando ma che comunque rispetta uno schema comune. I bandi attivi, nella fattispecie, possono essere:

  • nazionali, ovvero pubblicati sul sito del MASE o su piattaforme come Invitalia e GSE,
  • regionali, promossi da singole Regioni o Province autonome con i fondi PNRR o FESR,
  • locali, attraverso camere di commercio o consorzi territoriali.

Una volta scelto il bando, quindi, l’iter da seguire è questo:

  • la verifica dei requisiti di accesso, sia tecnici che economici,
  • la predisposizione del progetto preliminare, con preventivo dettagliato,
  • la compilazione e invio della domanda, tramite portale telematico (con SPID/CNS),
  • la valutazione e pubblicazione della graduatoria o la conferma automatica (tramite gli sportelli),
  • la realizzazione dell’intervento entro i termini stabiliti,
  • la rendicontazione finale e la verifica da parte dell’ente erogatore.

Tra i documenti richiesti, infine, occorre procurarsi questi: la visura camerale o atto di proprietà, la relazione tecnica, il computo metrico, le dichiarazioni di conformità, l’APE (pre e post-intervento), il DURC e, se richiesto, le eventuali autorizzazioni edilizie o ambientali.

 

Attenzione: è fondamentale rispettare le tempistiche e le modalità indicate nel bando in questione, poiché anche la mancanza di un solo allegato può comportare l’esclusione dalla procedura o la perdita del contributo.

Il supporto di NovaPower per ottenere gli incentivi

Com’è evidente, gestire correttamente la richiesta di un incentivo in conto capitale fotovoltaico richiede competenze  specifiche, sia tecniche che amministrative e progettuali. Proprio per quesrto NovaPower mette a disposizione un servizio completo di assistenza, con un approccio integrato che accompagna i suoi clienti dalla verifica dei requisiti fino alla rendicontazione finale.

 

Il team dell’azienda parte da una valutazione preliminare, che serve a individuare la misura più adatta e stimare il potenziale incentivo. Segue poi la redazione della documentazione tecnica, grazie al coordinamento con eventuali professionisti esterni e la trasmissione della domanda attraverso i canali ufficiali.

 

Essendo General Contractor, NovaPower gestisce direttamente anche l’installazione dell’impianto, curando personalmente la scelta dei materiali, il collaudo, i necessari controlli di sicurezza del cantiere e, infine, l’archiviazione di tutta la documentazione necessaria ad ottenere i fondi (nello specifico, gli incentivi in conto capitale).

 

Il cliente può quindi comunicare con un interlocutore unico e ciò semplifica notevolmente l’accesso alle agevolazioni fiscali per tutti coloro che desiderano passare all’energia solare. Basta rivolgersi a NovaPower per ridurre tempi e complicazioni e, ovviamente, con la sicurezza di ottenere un impianto realizzato a regola d’arte.